martedì 20 maggio 2008

Figli

Ecco un altro commento al tema figli...molto interssante.

"Caro Paolo,
desidero aggiungere ancora qualcosa al mio intervento circa la conversazione a distanza che abbiamo iniziato circa “ i figli si e figli no”
Mi hanno colpito molto le affermazioni dell’interlocutore che dice di Luca, essere “ un figlio da paura” e quelle dello stesso Luca quando dice che da genitori non si vive per se ma per i figli e attraverso loro; entrambe le affermazioni sono a mio parere sbagliate: la prima è che Luca è un figlio di cui essere orgogliosi (lo dice il padre) e non solo per amore paterno o per lo meno non solo, ma perché il suo difetto è di essere una persona con un eccessivo senso di responsabilità, attribuendosi oneri che non gli competono, come sentirsi unico responsabile della vita di una creatura da lui concepita; egli crede di avere più poteri di quanti ne possa avere un semplice uomo, padre ed artista; pensa che con la sua azione possa pesare in modo determinante sulla vita del figlio e delle persone, tanto che è molto scevro anche a dare consigli ma non a dare aiuto a chi glielo chiede. Non tiene conto che se pure necessaria, l’azione di un uomo, è solo parte di una infinità di circostanze fuori dalla azione del singolo e che il risultato è determinato dalla somma delle circostanze spesso in contrasto fra loro.
Per quanto riguarda l’affermazione di Luca, secondo cui il genitore non vive più per se stesso è vero solo in parte giacchè lo si dovrebbe fare anche quando non si hanno figli essendo parte di questo equilibrio che la natura mantiene con le sue leggi;
Io non ho mai creduto che i successi dei miei figli potessero compensare i miei insuccessi ma sono stato semplicemente contento ed orgoglioso di quelli che ottenevano: L’amore anche solo dato, non consente mai di sottrarre ma di aumentare le proprie capacità e disponibilità, per cui ho potuto vivere per me, per la mamma, per i miei figli e per la mia arte sempre sorpreso del risultato .
E non ho parlato dell’amore ricevuto,( anche dai figli) che è gioia e sprone.
Non credo che le mie sole parole possano modificare il loro pensiero, ma insieme ad altre loro esperienze, spero possano arrivare a conclusioni diverse.
Letto, confermato e sottoscritto
Papà vik
"

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